È possibile curare senza farmaci lo stress, l’ansia e altre forme di disagio psicofisico?
La risposta è sì: quando i sintomi non sono molto invalidanti o non durano da troppo tempo si può ricorrere a rimedi naturali che consentono di eliminare o ridurre notevolmente l’assunzione di farmaci tradizionali.
È quello che faccio abitualmente con i miei pazienti: per ognuno di essi valuto se la terapia farmacologica può essere sostituita o affiancata da sostanze naturali - vitamine, prodotti fitoterapici e probiotici - in grado di prevenire la comparsa di sintomi più seri. A questi trattamenti aggiungo indicazioni sull'alimentazione e lo stile di vita, poiché la mia attenzione non è rivolta solo alla salute mentale ma anche al funzionamento dell’organismo in generale.
È per questo che negli anni ho voluto estendere le mie competenze nel campo della medicina naturale, attraverso corsi di alta formazione rivolti in particolar modo alla prevenzione e alla gestione dello stress e di altri disturbi psicologici ampiamente diffusi.
Dobbiamo infatti ricordare che un carico di stress eccessivo e non gestito porta quasi sempre nel tempo alla manifestazione di sintomi mentali e fisici, in base alla predisposizione o vulnerabilità individuale: in altre parole, lo stress ci colpisce dove siamo più “deboli”.
Si possono quindi manifestare sintomi di:
Quando parlo di cure naturali mi riferisco in particolare alle seguenti categorie di prodotti, che si possono utilizzare anche in combinazione tra loro per prevenire o per curare i disturbi.
Sostanze adattogene: per esempio Rodiola, Withania, Maca
Vengono estratte da piante i cui principi attivi hanno dimostrato efficacia nella gestione dei momenti di sovraccarico e stress, conferendo sostegno fisico e benessere mentale.
Fitoterapici: per esempio Griffonia, Teanina, Passiflora
Si tratta di rimedi che sfruttano principi attivi vegetali derivanti da piante, semi, erbe o fiori. Possono essere impiegati con beneficio nelle depressioni lievi, nel trattamento dell'ansia, dell'insonnia e della rimuginazione mentale.
Vitamine
Molte sono presenti negli alimenti, ma quando si mangia in maniera scorretta o sbilanciata, oppure se il fabbisogno aumenta a causa di condizioni di stress psicofisico, la loro carenza può farsi sentire anche sul piano mentale. Per esempio, le vitamine B3, B6 e
B12 sono molto implicate nel corretto funzionamento del sistema nervoso. Un caso particolare riguarda la vitamina D3, che è molto difficilmente reperibile con la dieta (olio di fegato di merluzzo) e viene prodotta soprattutto quando ci esponiamo al sole in assenza di filtri protettivi (condizione potenzialmente rischiosa per diverse persone, specie in caso di esposizioni solari prolungate). Una carenza di vitamina D3, peraltro diffusissima nella popolazione, può portare non solo a una fragilità ossea, ma anche a un abbassamento delle difese immunitarie o addirittura a sintomi depressivi.
Oligoelementi (zinco, selenio, ferro), sali minerali (magnesio) o sostanze naturalmente prodotte nel nostro organismo (mio-inositolo, melatonina): se correttamente integrate, queste sostanze possono darci una mano in caso di stanchezza, ansia o insonnia.
Probiotici
Si tratta di veri e propri batteri "amici" (es. lattobacilli e bifidobatteri) presenti nel nostro intestino. Negli ultimi anni l'attenzione crescente verso le popolazioni batteriche che ospitiamo a livello intestinale - e che formano il cosiddetto microbiota - è ampiamente giustificata dal fatto che un equilibrio ottimale della flora intestinale non solo ci protegge dall'insorgenza di numerose malattie (anche autoimmuni), ma può addirittura contribuire al nostro benessere mentale. Le ultime scoperte scientifiche hanno infatti dimostrato che la maggior parte della serotonina, cioé il neurotrasmettitore responsabile del buonumore e della sensazione di calma, viene prevalentemente prodotta a livello intestinale e solo in misura minore a livello del sistema nervoso centrale.
Un esempio importante che mette in relazione mente e intestino riguarda le persone affette dalla sindrome del colon irritabile: nella maggior parte dei casi, coloro che ne soffrono presentano un'alterazione del microbiota intestinale (definita disbiosi) e lamentano, oltre ai sintomi tipici gastrointestinali (diarrea, stitichezza, dolore addominale, gonfiore), anche sintomi come peggioramento dell'umore, ansia o stanchezza cronica.
La mia competenza nell'uso di rimedi fitoterapici e di integratori mi permette di poter scegliere, dopo un'attenta valutazione, se proporre al paziente una cura basata totalmente o in parte su trattamenti naturali. Questi ultimi possono potenziare l’effetto dei farmaci, consentendo di ridurne il dosaggio e di conseguenza anche gli eventuali effetti collaterali.
È inoltre possibile passare da un farmaco a un trattamento naturale di mantenimento, che può accompagnare il paziente una volta che le medicine sono state sospese.
Attenzione però: pur trattandosi di sostanze naturali è da evitare un’assunzione “fai da te” ed è invece sempre consigliabile rivolgersi a un medico esperto in questo ambito.
Anche i rimedi non farmacologici, infatti, possono talvolta avere delle controindicazioni o interagire in maniera non opportuna con eventuali farmaci che il paziente sta già assumendo per varie ragioni.
Inoltre solo un esperto in fitoterapia ha la facoltà di poter usare una sostanza naturale andando anche oltre i dosaggi “ufficiali” riportati sulle confezioni dei prodotti senza obbligo di ricetta.