FOBIE

  1. 1. Cosa sono
  2. 2. Sintomi e cura

Cos'è la fobia

La fobia è una paura eccessiva e irrazionale che si scatena in assenza di un reale pericolo.

Più precisamente si definisce "fobia specifica" la paura sproporzionata provocata dalla presenza o dall'attesa di determinate situazioni. Questo timore si considera patologico quando causa comportamenti che limitano in modo serio la vita di chi ne è affetto.

L'origine delle fobie non è chiara. L'ipotesi più accreditata è che siano causate da fattori concomitanti: predisposizione genetica, esperienze traumatiche vissute nell'infanzia, condizionamenti culturali.

Possono essere spiegate come un funzionamento "esagerato" dei meccanismi di difesa del nostro organismo, che normalmente servono a metterci in allerta di fronte a un rischio per garantirci l'incolumità o la sopravvivenza.

Chi ha una fobia:

  • è quasi sempre consapevole che si tratta di un'ansia immotivata
  • non è in grado di gestirla e superarla autonomamente


Fobie più diffuse

In generale si possono distinguere le seguenti categorie di fobie specifiche:

Fobia degli animali
E' quella più diffusa ed è molto frequente nei bambini. In alcuni casi può persistere nell'età adulta e riguarda in genere una sola specie, ad esempio insetti, ragni, scarafaggi, serpenti, cani, gatti, topi, uccelli (molto frequente la fobia dei piccioni nelle grandi città).

Paura di volare (aerofobia o aviofobia)
E' la fobia di viaggiare in aereo, che può avere diversi livelli di intensità. Alcune persone riescono ad affrontare il volo, ma lo trascorrono in uno stato di tensione continua, dal decollo all'atterraggio, e spesso vivono una condizione di ansia anche diversi giorni prima di partire. Altri non hanno mai preso un aereo e provano terrore anche solo all'ipotesi di comprare un biglietto. L'aerofobia non è causata solamente dall'eventualità che l'aereo possa precipitare (incidente, guasto, turbolenza) ma anche da altri fattori, come la claustrofobia e l'agorafobia. In diversi casi, infatti, la paura è legata all'idea di rimanere chiusi e fermi in uno spazio stretto e affollato, come l'aereo, in cui non si ha il controllo della situazione e da cui non è possibile uscire se ci si sente male. I principali sintomi della paura di volare sono: tachicardia, accelerazione del respiro, sudore, sensazione di panico, oppressione al petto, capogiri, diarrea. Molti di questi sintomi possono essere scatenati dal solo pensiero di dover salire su un aereo: pertanto, come nel caso del Disturbo da Attacchi di Panico, l'ansia anticipatoria assume un ruolo fondamentale nel mantenimento della sintomatologia ansiosa. L'aerofobia può avere un notevole impatto sulla qualità della vita, poiché limita la libertà di movimento sia nelle trasferte di lavoro sia nei viaggi per le vacanze.

Fobia del sangue-ferite-iniezioni
E' causata dal timore della vista del sangue o delle ferite, dell'ago delle siringhe. Può essere legata anche al disagio o alla paura di entrare in un ospedale. L'esposizione allo stimolo fobico provoca una reazione tipica, caratterizzata dall'aumento della frequenza cardiaca, seguito da un suo rapido abbassamento, dal calo della pressione, nausea, pallore, sudorazione e a volte svenimento. Sembra che nelle persone con questa fobia sia ancora attivo un antico meccanismo di conservazione, per cui la vista del sangue, ed in particolare del proprio sangue, causa una condizione di temporanea perdita di coscienza, che serve per mettere il soggetto in una condizione di inattività e quindi di "risparmio energetico", utile nel caso vi sia una perdita di sangue dall'organismo.

Claustrofobia
Paura degli spazi chiusi e stretti: ascensore, metropolitana, gallerie, sotterranei, ma anche luoghi normalmente "piacevoli" come cinema e teatro. Molto temuta, da alcune persone, l'apparecchiatura per effettuare la risonanza magnetica. Chi soffre di claustrofobia teme di soffocare o di non avere aria e luce a sufficienza, ha la sensazione di trovarsi in trappola e di poter essere schiacciato dalle pareti. Per questo i claustrofobici tendono a evitare le situazioni "a rischio", ad esempio salendo le scale a piedi invece di prendere l'ascensore, oppure camminando per lunghi tratti pur di non prendere i mezzi pubblici.

Agorafobia
E' la paura delle situazioni in cui può essere difficile scappare o ricevere aiuto in caso di bisogno: ad esempio mezzi pubblici, grandi spazi aperti, tunnel, ponti, luoghi chiusi o affollati, ascensori, aerei, automobili (specie in condizioni di traffico o in autostrada). Questa fobia potrebbe essere rivelatrice di un disturbo da attacchi di panico.


Fobia delle malattie
E' il timore di poter contrarre o sviluppare una grave malattia, come il cancro, l'AIDS, l'infarto. In molti casi la paura riguarda una singola malattia, che può anche cambiare nel tempo. Chi soffre di questo disturbo vive in un continuo stato di allarme ed è sempre all'erta nel cogliere i messaggi inviati dal proprio corpo, anche se viene rassicurato dal medico.

Paura di vomitare (emetofobia)
Paura esagerata e persistente di vomitare all'improvviso in circostanze o luoghi inappropriati. Il timore di rimettere crea un'ansia anticipatoria, che a sua volta genera spesso una sensazione di nausea invalidante. Chi è affetto da questa fobia cerca quindi di evitare le situazioni temute oppure, non di rado, tende ad affrontarle con una "precauzione": assumere cibo in maniera ridotta per diminuire il rischio di vomitare. Mangiando al di sotto del suo fabbisogno, però, la persona può andare incontro ad un dimagrimento che in alcuni casi diventa problematico. E' bene sottolineare che l'emetofobia è un disagio che riguarda la sfera psichica e non è espressione di una patologia primaria gastro-intestinale.

Fobia dell'altezza
E' caratterizzata da vertigini e senso di instabilità quando ci si trova molto in alto rispetto al suolo, ad esempio su balconi, ponti, rampe di scale, cime di montagna, strapiombi, funivie, torri, grattacieli ecc.

Fobia degli agenti atmosferici
E' il timore di fulmini, tuoni, temporali, vento e oscurità.

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