ATTACCHI DI PANICO

  1. 1. Cosa sono: sintomi e cause
  2. 2. Cos'è il DAP
  3. 3. Ansia anticipatoria ed evitamento
  4. 4. Come si può curare il panico

Ansia anticipatoria ed evitamento

L'ansia anticipatoria è una delle principali caratteristiche del Disturbo da Attacchi di Panico (DAP). Si manifesta sotto forma di continua tensione fisica ed emotiva dovuta al timore di un nuovo attacco.

Nel tentativo di placare questa sensazione di angoscia, la persona può modificare notevolmente le normali abitudini di vita e mettere in atto dei comportamenti di evitamento, cioè evitare tutte le situazioni potenzialmente in grado di scatenare una crisi di panico e quindi considerate "a rischio".

Ecco alcuni dei comportamenti e delle fobie causate dalla paura degli attacchi di panico:


Agorafobia

E' la paura degli spazi chiusi o aperti. Ecco alcuni esempi:

  • piazze, spazi molto ampi
  • posti chiusi o affollati: ascensore, supermercato, centro commerciale, ristorante, bar, cinema, teatro, stadio, discoteca
  • mezzi di trasporto pubblici (metropolitana, autobus, tram), aereo, nave
  • ponti, funivie, autostrade
  • paura di viaggiare da soli, di uscire da soli o, al contrario, di rimanere in casa da soli
  • fare la fila in banca, alle poste, alla cassa dei negozi
La paura di non avere una via di fuga

In generale chi soffre di disturbo di panico teme i luoghi da cui potrebbe essere difficile allontanarsi o scappare, oppure chiedere aiuto se si viene colti da un attacco.


La sensazione di soffocare

Timore delle situazioni che possono procurare un senso fisico di costrizione o soffocamento. Ad esempio:

  • indossare maglioni a collo alto, cravatte, abiti aderenti, cinture di sicurezza, collane, anelli
  • nuotare, immergersi sott'acqua
  • andare dal dentista, dal parrucchiere
  • andare in luoghi dove si teme un eccesso di "aria viziata", "consumata"
  • recarsi in posti a maggior rischio di fenomeni atmosferici come temporali, tuoni, nebbia e smog

Il rischio di isolarsi

Per alcune persone, invece, il timore di un attacco di panico può creare un forte disagio nelle situazioni pubbliche, con il rischio di un progressivo isolamento sociale causato dalla paura di:

  • fare qualcosa di imbarazzante davanti agli altri
  • sembrare ridicoli
  • fare una brutta figura

Il compagno fobico

Può accadere che un oggetto o una persona diventino un forte punto di riferimento, una sorta di "coperta di Linus" che aiuta a sentirsi più sicuri e protetti nei confronti di nuovi attacchi. Questa "àncora di salvezza", che viene definita compagno fobico, può essere rappresentata da:

  • una persona di fiducia che rimanga accanto nelle situazioni temute
  • una confezione di tranquillanti, di farmaci contro la nausea o di spray usati per l'asma da portare sempre con sé "in caso di emergenza"
  • un amuleto, un portafortuna o qualsiasi altro oggetto che si ritiene possa proteggere dal panico e di cui si pensa di non poter fare a meno

La paura della paura

Dopo i primi attacchi di panico alcune persone temono di essere affette da una grave malattia fisica e di essere più fragili degli altri. Possono quindi decidere di sottoporsi a una serie di accertamenti medici, il cui esito negativo le rassicura solo temporaneamente.

Altre persone, invece, hanno paura di fare qualsiasi tipo di esame nel timore che si possa scoprire qualcosa di negativo. Va inoltre sottolineato che chi soffre di disturbo da attacchi di panico è costantemente concentrato sui propri sintomi fisici e tende ad interpretare ogni minima sensazione fisica come la spia di una patologia seria o mortale.

Per esempio, un fenomeno normale come l'accelerazione del battito cardiaco durante una corsa può essere interpretato come il segno di un infarto imminente: in questo caso la sensazione di paura scatenata dal pensiero dell'infarto provoca un'ulteriore accelerazione del battito cardiaco, che a sua volta porta la persona a sentire un peggioramento della propria ansia. Si crea quindi un circolo vizioso in cui è proprio "la paura della paura" a mantenere acceso il meccanismo del panico.

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Non stare in ansia

I normali meccanismi di allerta dell'organismo possono diventare patologici e procurarci una tensione continua.