DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO

  1. 1. Cos'è
  2. 2. Ossessioni
  3. 3. Compulsioni
  4. 4. Conseguenze
  5. 5. Come si può curare

Conseguenze del disturbo ossessivo-compulsivo

Chi soffre di disturbo ossessivo-compulsivo impiega spesso molto tempo prima di chiedere aiuto, per il timore o la vergogna di essere considerato pazzo o ridicolo.

E' bene chiarire che si tratta di una malattia difficilmente risolvibile da soli, ma è altrettanto importante sapere che esistono i mezzi per curarla.

Se si tarda troppo nel chiedere aiuto, i sintomi possono arrivare a invadere seriamente la vita del paziente, che risulta sempre meno convinto dell'assurdità dei propri pensieri e comportamenti.

DUE ESEMPI DI POSSIBILI CONSEGUENZE

Può accadere che i rituali di pulizia diventino così estenuanti da indurre la persona a decidere di non uscire più di casa, abbandonando la propria attività lavorativa, per evitare del tutto il potenziale contatto con i germi.

In caso di timore ossessivo di fare del male a se stessi o agli altri, si può arrivare a non toccare oggetti che si ritengono potenzialmente pericolosi, come quelli di vetro o i coltelli da cucina.

In altri casi, invece, capita che i pazienti arrivino a chiedere aiuto quando compaiono sintomi depressivi, spesso causati dal deterioramento della qualità della vita indotto dalla malattia, che porta a manifestare sentimenti di inutilità, di disperazione, paura di non poter più guarire.

Spesso il disturbo ossessivo-compulsivo non riguarda solo la persona che ne soffre, ma si riflette in maniera significativa anche sulle persone attorno al paziente – familiari, amici stretti – che possono essere coinvolte attivamente nei rituali compulsivi o nelle frequenti e pressanti richieste di rassicurazione.